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Psicologia dell’armadio Dimmi che armadio hai…

  • 5 Dicembre 2014
  • By Paola Pizza
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Psicologia dell’armadio Dimmi che armadio hai…

Vuoi sapere cosa racconta di te il tuo armadio? Scoprilo con la Psicologia dell’armadio e con un test. Il guardaroba svela molte cose di noi ed è uno strumento utile per comprendere la nostra identità e aiutarci a fare un progetto comunicativo.

Non è un mobile come gli altri, ma uno specchio della nostra identità che contiene, ordina e protegge i molteplici sé che la compongono. Conosciamo noi stessi in un’ampia gamma di situazioni, di ruoli, di relazioni interpersonali. Più raccogliamo informazioni su di noi, più ci rendiamo conto di possedere una molteplicità di sé che esprimiamo anche attraverso l’abbigliamento e gli accessori contenuti nell’armadio.

A differenza degli altri mobili di casa, il cui uso è condiviso, il rapporto con l’armadio è strettamente personale e tocca corde profonde: quando lo riordiniamo, agiamo contemporaneamente sull’abbigliamento e sulla nostra identità. Per questo il rito del cambio di stagione è così importante. Un momento di piacere per alcune/alcuni, un momento di tribolazione per altre/altri.

Quanti sé contiene il tuo armadio?

Ecco tutti i diversi sé che puoi trovare nel tuo armadio:

Sé ecologico – È il sé percepito in rapporto ad un ambiente fisico, come il luogo di lavoro, il luogo di vacanza, una palestra o un qualsiasi locale che frequentiamo con assiduità. Nel tuo armadio prevale il Sé ecologico se ci sono molti abiti e accessori che parlano del luogo che per te è più significativo (ad esempio il luogo di lavoro, la palestra, la discoteca).

Sé interpersonale – È il sé che deriva dall’interazione con gli altri.  Nel tuo armadio prevale il Sé intrpersonale se contiene molti abiti e accessori che ti definiscono in relazione agli altri (ad esempio gruppo di appartenenza, ruolo di madre/padre, moglie/marito, figlia/figlio).

Sé esteso. È il sé influenzato dai ricordi del passato e dalle attese che anticipano il futuro. Nel tuo armadio prevale il Sé esteso se ci sono molti abiti e accessori che ti ricordano esperienze e emozioni vissute (ad esempio quelli che indossavi da giovane, oppure quando facevi un lavoro diverso), oppure capi che ci fanno sognare ad occhi aperti anticipando, in una sorta di teatro immaginario, la soddisfazione dei desideri (ad esempio abiti sexy che non hai mai indossato, ma che ti piacerebbe portare).

Sé privato. È il sé costituito dalle esperienze personali. Spesso, nella nostra mente le esperienze di successo o insuccesso sono collegate con ciò che avevamo indosso o con ciò che indossavano gli altri. Nel tuo armadio prevale il Sé privato se contiene molti abiti e accessori che ricordano momenti particolari, come il diciottesimo, la laurea, il primo giorno di lavoro, il matrimonio ecc.

Sé concettuale. È la conoscenza di sé che mette insieme come in un puzzle tutte le informazioni raccolte sul sé nelle varie situazioni sociali (ambiente, interazioni sociali, ricordi e speranze, esperienze personali). Nel tuo armadio prevale il Sé concettuale se è un contenitore e ordinatore delle varie parti del tuo sé.

Identità individuale e sociale nell’armadio

Questi diversi sé compongono una identità individuale che ci consente di conoscerci e farci conoscere per i ruoli che ricopriamo e per gli aspetti unici e originali che ci rendono speciali e diversi dagli altri; e una identità sociale che contiene gli aspetti del concetto di sé che derivano dalla nostra appartenenza ad un gruppo reale o desiderato.

L’armadio ricompone la complessità dei nostri sé in un insieme coerente, che rende subito accessibile alla nostra mente l’aspetto di noi che desideriamo far emergere.

Un esempio? Scopriamocosa comunica l’armadio di Carrie

Se gettiamo uno sguardo nell’armadio di Carry in Sex and the City, possiamo scoprire i suoi vari sé. Carry è una giornalista, un’amica, una newyorkese modaiola, un’amante, un’anticipatrice di tendenze, una frequentatrice di eventi mondani, e il suo armadio contiene gli abiti che esprimono i suoi diversi sé: quelli adeguati a far emergere la professionalità lavorativa, quelli da indossare per uscire con le amiche, quelli di tendenza per essere notata durante gli eventi importanti della città, quelli seducenti da indossare per conquistare i suoi partners, quelli rilassati e quelli originali. In particolare, contiene tanti accessori che servono a personalizzare e a rendere lo stile unico e diverso dagli altri.

Psicologia dell’armadio: dimmi che armadio hai e ti dirò chi sei

Analizziamo il tuo armadio attraverso un test. È caotico e strapieno come quello di Becky in I love shopping, ordinato e diviso per settori come quello di Rose in In her Shoes, è una via di mezzo, vissuto, caldo e organizzato secondo una logica personale come quello di Carry nella serie Sex and the City, oppure hai raggiunto il sogno di una cabina armadio come quella che Big fa costruire per Carry in Sex and the City. The movie, dove gli spazi sono grandi, l’ordine è esteticamente bello, e ti puoi sedere a rimirare i tuoi “gioielli”?

Clicca qui per fare il Test Psicoarmadio e scoprire qual è il profilo che emerge dal tuo armadio. Dopo aver fatto il test continua a leggere per scoprire come puoi interpretare il tuo profilo

Psicologia dell’armadio: i 4 profili del test

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Disordine creativo

Il caos non ti spaventa e preferisci avere tutto a disposizione per non dover decidere in modo troppo netto quale immagine dare di te. Ti piace essere imprevedibile e mutare. Espressività e logica creativa ti fanno trovare i capi anche nel caos, per mezzo della memoria visiva.

Probabilmente compri più di quanto ti occorre, ogni tanto scopri nel fondo dell’armadio capi che non pensavi di avere e hai capi che non sai con cosa abbinare. Tendi a tenere tutto e a non buttare via niente. Indossi i capi secondo il tuo umore e non secondo il contesto.

Suggerimento: talvolta è utile guardarsi dentro e riordinare l’armadio per fare un progetto di comunicazione del sé.

L’armadio adatto per te è non troppo grande, con spazi aperti per poter “organizzare” il tuo disordine creativo.

Equilibrio organizzato

Ami l’azione, l’ordine, la decisione. Il tuo progetto comunicativo è chiaro e sai sempre cosa scegliere nelle diverse occasioni per comunicare la tua identità. L’armadio ordina e protegge i tuoi diversi sé, e guardarlo e riordinarlo ti rilassa. Ti piace costruire di te un quadro coerente e stabile.

Se il tuo armadio è ordinato, con i vari stili di abbigliamento separati in parti diverse, hai bisogno di rendere accessibile alla tua mente, ogni volta che lo apri, la parte di te che desideri far emergere in relazione ai vari contesti. I tuoi diversi sé sono netti e non desideri contaminarli. Hai bisogno dell’abbigliamento adeguato ad esprimere il tuo sé ideale. Soffriresti a portare fuori il cane con la gonna super aderente e i tacchi 12, così come ti sentiresti inadeguata ad un appuntamento di lavoro con un abito comodo e sportivo.

Suggerimento: attenzione a quando l’ordine da equilibrato diventa maniacale, facendo trionfare il bisogno di controllo!

L’armadio adatto per te è grande con diversi settori, molti scomparti, cassetti e contenitori per aiutarti a trovare con velocità il tuo stile ideale per ogni situazione.

Passione creativa

Segui una tua organizzazione personale che combina la quantità dei capi con il calore espresso dal loro valore affettivo. Non ti interessa tanto l’ordine, quanto la possibilità di vedere nel tuo armadio la tua originalità e unicità, e ritrovare aspetti della tua storia. Gli abiti sono parte della tua identità e hanno bisogno di un contenitore adeguato.

Se il tuo armadio è caldo e pieno, ma organizzato seguendo le tue regole personali, se vai a colpo sicuro trovando quasi sempre ciò che ti serve, se gli accessori hanno una parte privilegiata nel tuo guardaroba, la tua identità prevalente è quella individuale. Quello che cerchi di comunicare agli altri sono i tuoi ruoli e gli aspetti unici che ti permettono di differenziarti e di essere percepita come unica e particolare. Il tuo io creativo è prevalente e ti permette di utilizzare abiti e accessori sia per modificare le situazioni che per adeguarti alle aspettative degli altri. Plasmi la tua immagine tra continuità e unicità.

Suggerimento: se proprio non riesci a liberarti degli abiti del passato che ancora hanno un significato per te, procurati un secondo armadio, o non ci sarà più spazio per i progetti futuri!

L’armadio adatto per te è ampio, personalizzato e particolare, è di colori caldi e materiali naturali.

Armonia Estetica

L’estetica è la tua passione e non sopporti ciò che è brutto, sgraziato e inelegante. L’eleganza è il tuo obiettivo e il tuo stile di vita. L’ordine è per te un fatto estetico e temi il disordine perché disarmonico e disequilibrato. Ami gli abiti e gli accessori per il loro contenuto stilistico e ti piace guardarli, toccarli e mostrarli, come una collezione. La bellezza per te è una esperienza emozionale ed è fonte di energia e di ispirazione.

La bellezza e l’eleganza soddisfano il tuo bisogno di approvazione, di appartenenza e di ordine. Sono gli strumenti che usi per essere valutata dagli altri in modo positivo e per esprimere il tuo sé creativo.

Suggerimento: non devi sempre essere perfetta per piacere agli altri!

L’armadio adatto per te è soprattutto bello e con un design definito. Il tuo ideale è una cabina armadio con luci e sedute, e abiti e accessori disposti plasticamente per colore, stile, genere.

Ho parlato di psicologia dell’armadio in RAI

Qual è il rapporto tra armadio e personalità? L’armadio deve essere super ordinato (alla Marie Kondo!) o un po’ di disordine è normale? E soprattutto, l’ordine è uguale per tutti? Perché è così difficile liberarsi di alcuni capi del passato? Ne ho parlato il 15-11-22 con Massimiliano Ossini su Rai 1 nella trasmissione Uno Mattina. Clicca qui per rivedere tutta la trasmissione su RaiPlay (troverai la mia intervista al minuto 25.35). Se preferisci vedere solo gli estratti della mia intervista clicca qui

La psicologa della moda nel tuo armadio

Che differenza c’è tra una psicologa della moda e una professional organizers, come consulenti per l’armadio? Mentre una organizzatrice di armadi si occupa di riordinare e di eliminare il superfluo (spesso secondo il metodo giapponese di Marie Kondo) con l’obiettivo di avere un ordine funzionale, la psicologa della moda non cerca l’ordine, ma lavora con la cliente o il cliente sulla consapevolezza di sé e sui messaggi lanciati dall’armadio. Considera l’armadio come un coach. L’obiettivo? Trovare una sinergia tra identità e armadio, poichè non può esserci cambiamento senza consapevolezza di sé. Riordinare l’armadio vuol dire riordinare la propria identità e il modo con il quale ci conosciamo e ci presentiamo agli altri. Nessuno può farlo al posto nostro. Gli armadi non possono essere tutti uguali, perchè le persone non sono tutte uguali, e l’ordine non può avere lo stesso significato per tutti. Il caos estremo non aiuta perchè e sintomo di confusione identitaria, ma neppure l’ordine maniacale che svela bisogno di controllo e tendenza al perfezionismo. Tra questi due poli opposti, ci sono molte sfumature che vanno colte per comprendere la persona che si esprime attraverso l’armadio.

Vuoi un aiuto per analizzare il tuo armadio e fare un progetto di cambiamento in relazione alla tua identità? Con un colloquio di Fashion Psychology Coaching on line possiamo iniziare a lavorarci insieme. CLICCA QUI per saperne di più.

Per saperne di più sulla psicologia dell’armadio puoi leggere anche i post:

L’armadio come coach

Psicoconsigli sul riordino dell’armadio

Il cambio di stagione

L’armadio nella letteratura

L’armadio nei film

Il mio test sull’armadio (in forma ridotta) è stato pubblicato su Casa Facile n. 5 di maggio ( p. 127). Clicca qui per vedere l’articolo!

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By Paola Pizza, 5 Dicembre 2014 Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

Paola Pizza

Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

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Paola Pizz

Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.

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