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Moda in vacanza

  • 22 Luglio 2019
  • By Paola Pizza
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Moda in vacanza

Com’è la moda in vacanza? In estate la moda “va in vacanza” o, piuttosto, la portiamo con noi anche in vacanza? Propendo per la seconda ipotesi.

La moda ci segue anche in vacanza

Proprio perché la moda è una forma di espressione della nostra identità, tendiamo ad usarla per raccontare agli altri chi siamo, per comunicare o nascondere le nostre emozioni e per affrontare le nostre paure anche al mare, in montagna o in viaggio. Ognuno di noi comunica in modo diverso attraverso l’abbigliamento.

I diversi tipi vacanzieri (che ho osservato) con i loro vari usi di abiti e accessori

Turista a malincuore. È in vacanza, ma probabilmente non vorrebbe essere dov’è. Sono sempre vestiti in modo inadeguato rispetto al contesto. Li vedete in costume sulle vette montane, con le ciabattine da mare nelle città d’arte, con i sandali o le espadrillas su percorsi da trekking, con i jeans superaderenti in mountainbike, con i gioielli nei rifugi alpini e il golfino di lana al mare. Con il loro abbigliamento comunicano: sono qui, ma vorrei essere altrove!

Workaholic in vacanza. La loro identità esclusiva è quella lavorativa e si sentono persi lontano dai luoghi di lavoro, senza giacca e cravatta o tailleur, che comunichino agli altri in modo immediato il loro ruolo. Tendono a parlare di lavoro anche in vacanza, e li ascoltate ciarlare di problemi lavorativi immersi in un’acqua turchese, o davanti ad un panorama mozzafiato. Non sono a proprio agio con abiti informali e leggeri perché non comunicano il loro ruolo lavorativo e li lasciano indifesi. Potendo porterebbero borsalino e completo, magari di lino, anche sotto l’ombrellone, o tacchi alti e borsa griffata anche su un percorso di trekking.

Liberi tutti. Il loro rapporto con gli abiti non è felice. Non vedono l’ora di liberarsi dalla costrizione di scarpe, tacchi e abiti formali. E in vacanza si lasciano andare con orrende ciabattine, magliette sformate e bermuda dai colori improbabili e costumi d’antan. Il loro credo è: “ma chi se ne importa, sono in vacanza”.

Altri tipi di vacanzieri:

Trionfo della sportività. In vacanza vestono solo e unicamente sportivi, per sentirsi più giovani e tonici. Non conoscono altro abbigliamento al di fuori di quello dello sport praticato, non concepiscono altra scarpa che le sneakers, altro pantalone che i jeans, altra borsa che lo zainetto. Si dividono in: sporty chic (seguono le tendenze e mixano i capi sportivi con quelli non sportivi e sono in grado di indossare una tuta sportiva con sandali con tacco), sporty griffati (indossano solo tute o capi sportivi con il logo ben evidente), sporty techno (vestono solo capi in tessuti tecnici e con prestazioni elevate) e sporty maniaci (non escono dai pantaloncini da bici e dalle canottiere aderenti neppure all’enoteca per bersi un calice di vino).

Modaioli in vacanza. La moda li segue anche in vacanza e non rinuncerebbero mai al costume di tendenza, al pantalone dal taglio più trendy, alle borse cult o ai sandali griffati. La moda li rende felici e la usano anche in vacanza. E perché mai dovrebbero rinunciarci? La moda serve a raccontare agli altri chi siamo e a migliorare il rapporto con noi stessi e con gli altri.

Esteti convinti. Fanno dell’estetica il loro punto di forza. Amano frequentare luoghi belli e mantenere una forma altrettanto bella. Curano attentamente il loro corpo anche in vacanza e sono attentissimi alla loro immagine ovunque vadano.

Snob territoriali. Si vestono in modo da far capire che frequentano un dato luogo con assiduità e che per ciò sono assolutamente diversi dai neofiti.  Il loro abbigliamento è un segno di appartenenza. Indossano l’abito ampezzano, le camicie arricciate a fiorellini, i capi di lana cotta o il tabarro a Cortina, o la giacca maremmana con i tasconi, stile country chic, a Capalbio .

Moda in vacanza: come vestirsi

La vacanza è libertà e leggerezza. Liberatevi dalle paure e dai divieti e riscoprite la seduzione del vostro corpo, libero dalle costrizioni degli abiti pesanti e a strati. È il momento di osare con i colori per esprimere le emozioni e di concedersi qualche capo che non si è avuto il coraggio di indossare in città.

Allentate il controllo. In vacanza si può giocare con identità diverse. Si può, ad esempio, osare un look trasgressivo e poi ritornare a casa e rivestire gli abiti consueti da manager seriosa o serioso. Si può perfino avere voglia di cambiare look, alla fine della vacanza!

Usate la moda per valorizzarvi e migliorare le relazioni. Non rinunciate a vestirvi per il vostro/la vostra partner anche in vacanza e non cadete nel tranello della troppa comodità. Va bene rilassarsi, ma senza mai cadere nella trascuratezza. Non smettete di curare il vostro corpo. Si può avere un buon aspetto anche senza una lunga seduta dal parrucchiere se si portano in vacanza i prodotti giusti e se ci si vuole bene.

Volersi bene in vacanza

La vacanza è un momento ideale per volersi bene e concedersi qualche piacere in più. Approfittate delle vacanze per coccolare il vostro corpo con qualche cura speciale, e concedervi il lusso di un trattamento in una Spa. Sbagliato, secondo il mio punto di vista, trascurarsi e lasciarsi andare con la scusa che si è in vacanza. Al ritorno si fa ancora più fatica ad accettare il proprio corpo e a volersi bene. “Io mi piaccio è un buon imperativo anche in vacanza!

Buone vacanze con la psicologia della moda!

Cosa mettere in valigia per la vacanza? Ne ho parlato a Radio Cusano Campus, nella trasmissione Tutto in famiglia del 31-7-2019

Sull’argomento dell’abbigliamento in vacanza leggi anche i post:

Moda in spiaggia

Moda in montagna

Consigli di viaggio seguendo la moda

Si può viaggiare seguendo la passione per la moda: scegliendo le città che sono sedi di mostre che indagano il senso profondo della moda, oppure seguendo il percorso di leggendarie/leggendari fashion designer nelle loro città. E naturalmernte si può sempre andare alla ricerca di negozi, artigiani e mercatini vintage ovunque siamo. A volte si scoprono dei piccoli tesori dove meno ce lo aspettiamo!

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By Paola Pizza, 22 Luglio 2019 Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

Paola Pizza

Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

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Paola Pizz

Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.

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