Kamala Harris è stata la prima donna vicepresidente e potrebbe essere la prima donna presidente degli Stati Uniti. Cosa comunica il look di Kamala Harris? Cosa racconta di lei e del suo ruolo? Come contribuisce a raggiungere i suoi obiettivi?
Ci sono due fasi nel look di Kamala Harris che rispondono a due diversi obiettivi ed esprimono due diversi tipi di power dressing.
La prima (la fase Converse) quella della campagna presidenziale con Joe Biden, è stata caratterizzata da uno stile più giovanile e scattante, con jeans, Converse e giacche destrutturate. Obiettivo: mostrare il volto giovane, accessibile e disinvolto della coppia presidenziale.
Dal momento in cui ha assunto la carica di vicepresidente e, soprattutto con la campagna come presidente degli Stati Uniti, il suo power dressing si è fatto più tradizionale e posato, con tailleur di taglio classico, camicia e décolleté (Manolo Blanick?) con tacco sottile. Punto in comune tra i due stili gli orecchini e le collane di perle. Il suo obiettivo: farsi conoscere come una persona affidabile, competente, pragmatica. Farsi accettare come donna capace di guidare il paese.
Durante la prima campagna elettorale per la vicepresidenza ha spesso scelto un mix tra giacche abbastanza destrutturate (ma comunque simbolo di professionalità, e di competenze), unite a jeans e a Converse. Uno stile che sottolinea il suo essere scattante, in movimento, veloce, e molto orientata al fare, al cambiamento e al superamento degli ostacoli. Le sneakers sono scarpe unisex che la rendono simile a molte persone che corrono indaffarate per le strade di ogni luogo. Le piacciono così tanto che ha confessato di avere una vera e propria collezione di Chuck Taylor.
Emblematica di questa fase è stata la foto sulla copertina di Vogue Usa (febbraio 2021) che non la ritraeva con un power suit istituzionale, bensì in jeans e Converse. Una vera e propria rivoluzione del power dressing, che per la prima volta esce dalle stanze del potere e va verso la strada. Emblematiche anche le sneakers indossate durante il Pride di San Francisco del 2019 insieme ad una giacca “messaggio” in denim con cristalli arcobaleno (Levi’s) che comunicava la condivisione dei valori della diversità e dell’inclusione. Questo street style ha marcato la differenza da Biden (che ha l’aspetto di un nonno saggio) con un messaggio di velocità ed efficacia.
Quando ha deciso di uscire dalle Converse per calzare décolleté, il messaggio è decisamente cambiato. L’attivismo e il dinamismo hanno virato verso il potere femminile con un maggiore senso di sicurezza e di forza. I tacchi sono un’arma fallica e mostrano un sé più determinato e grintoso. Il tailleur di taglio classico, con la giacca ampia e abbottonata, con le tasche in evidenza, parla di competenze, di capacità di realizzare e di una leadership affidabile e rassicurante.
Sotto alla giacca indossa spesso camicie bianche con il collo lavalliére (di Chloé) che con una vestibilità più fluida e morbida, ripropongono la cravatta maschile (segno classico di potere, controllo e conformità) mostrando affidabilità, e una femminilità orientata al raggiungimento degli obiettivi. Questo tipo di camicia è stato in passato anche uno dei tratti distintivi del look di Margaret Thatcher, che amava particolarmente il blu (indossato fin dalla sua investitura) e le perle.
Il look di Kamala Harris (così come in passato quello della Lady di ferro), integra, valorizzandoli, gli aspetti femminili e quelli maschili della personalità, raccontati unendo il taglio maschile del tailleur, alla camicia femminile con il fiocco e alle scarpe con il tacco. Da una parte mostra le capacità di ascolto, di intuizione, di creazione, dall’altra il lavoro sul compito, il raggiungimento degli obiettivi, la determinazione.
Il giro collo di perle (bianche e luminose) o gli orecchini di perle fanno quasi sempre parte del suo look contribuendo a definirne l’identità. Le perle sono rare, pure e preziose e sono un simbolo della femminilità creatrice (embrione della nascita). Danno un tocco di bianco lucente, colore di apertura e di trasparenza. Kamala le ha indossate in tutti i suoi traguardi importanti, dalla laurea in poi, come simbolo di creazione, di illuminazione, conoscenza, saggezza e perciò di empowerment femminile. Le perle rimandano anche all’Alpha Kappa Alpha, prima confraternita nera fondata da un gruppo di donne note come le “venti perle”. Al polso porta talvolta braccialetti d’oro e alla giacca una spilletta con la bandiera americana per ribadire l’appartenenza.
I colori dei suoi tailleur sono il blu, l’azzurro, il verde mela, il nero, il caramello, il bordeaux, il viola e il bianco che è anche il colore delle camicie (insieme al blu). Qual è il loro significato simbolico?
Bianco era il tailleur (di Carolina Herrera) con camicia con fiocco bianco avorio per la cerimonia di investitura come vice-presidente. Bianche sono le sue camicie e le perle. Il bianco è il colore della consapevolezza, della coscienza di sé, della libertà sul piano psichico, della chiarezza, della sincerità e della limpidezza morale.
Ottimo colore da scegliere per iniziare un nuovo progetto perché simboleggia la rinascita, un nuovo inizio, la liberazione dai vincoli del passato e la libertà di scegliere una nuova strada. È, inoltre, il colore che più fa risaltare, per contrasto, la sua pelle scura evidenziando così la fierezza di essere la prima vice presidente nera. Ed ha, in più, anche un contenuto ideologico, perché è il colore degli abiti delle suffragette che volevano distinguersi anche visivamente dal nero dei completi maschili. Sceglierlo è quindi anche un modo per lanciare un messaggio politico che parla a tutte le donne, alle donne di colore, e al sogno americano (attraverso il duro lavoro si possono raggiungere gli obiettivi).
Tailleur blu e camicia con il fiocco blu per l’accettazione della candidatura alla convention democratica di Chicago. Il blu è il colore del legame, della fedeltà, simbolo della conoscenza al femminile, di profondità e calma, appagamento. Blu scuro (quasi nero) che vira verso l’intransigenza, anche per il tailleur indossato (insieme alla camicia bianca con il collo lavalliére e a décolleté scure) per il dibattito con Trump. Completo azzurro per la campagna presidenziale, tonalità del blu legata al sentire e alla sfera affettiva, che comunica apertura, benevolenza, ascolto, calma, amicizia, accoglienza.
Tailleur verde mela durante la campagna elettorale, colore della permanenza e della stabilità, in questa tonalità esprime concretezza, ma anche speranza di rinnovamento.
Power suit Marrone nocciola (di Chloé) alla Convention dei Democratici, che esprime il desiderio di rapporti piacevoli, calorosi e gratificanti.
Abito e soprabito viola (di Cristopher John Rogers) per l’Inauguration day. Un colore manifesto per Kamala, guardata come un faro di speranza da tutte le donne che sognano di infrangere il tetto di cristallo. Il viola simboleggia, infatti, la rivoluzione femminista degli anni 70 e parla di diversità e dell’integrazione tra maschile e femminile. Ricorda la lotta per la conquista del potere da parte delle donne. È il colore che ricompone l’unità individuale, che integra gli opposti e le ambivalenze. È una sintesi tra opposti che nasce dalla combinazione tra il blu (con i suoi aspetti femminili, introversi, passivi, intuitivi) e il rosso (con i suoi aspetti maschili, attivi, estroversi, determinati). Combina l’identificazione con la lotta e la conquista, con la dedizione, il codice paterno e prescrittivo con quello materno e accogliente.
Le prime impressioni sono fornite dall’aspetto esteriore e dalla comunicazione non verbale. La comunicazione non verbale di Kamala Harris contribuisce a farla percepire come empatica, aperta e pronta alla relazione. Postura rilassata, occhi brillanti, sorriso aperto, piglio sicuro, camminata decisa per questa donna capace di comunicare la profondità delle sue emozioni insieme alla determinazione. Ha un sorriso sincero che coinvolge sia gli occhi che la bocca e una mimica facciale che mostra i suoi pensieri (l’ha utilizzata con efficacia per commentare (senza parole) le cose dette dal suo avversario Trump durante il primo dibattito televisivo). Nelle foto è quasi sempre colta in movimento, e comunica energia, dinamismo e proattività. Anche la sua postura all’ingresso dello studio televisivo, durante il dibattito, ha espresso dinamismo, forza e determinazione: si è avvicinata a grandi passi a Trump (un po’ disorientato dal gesto) sorridendo, tendendogli la mano e presentandosi (Sono Kamala Harris!). Un bel gesto assertivo nei confronti di chi cerca di toglierle importanza non citando mai il suo nome!
Vuoi scoprire anche le interpretazioni del look di Trump? Leggi il mio post che paragonava lo stile di Trump a quello di Obama. Clicca qui per leggerlo
Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.
Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.
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