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Cosa comunicano gli accessori

  • 27 Agosto 2019
  • By Paola Pizza
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Cosa comunicano gli accessori

Cosa comunicano di noi gli accessori?  L’accessorio giusto è in grado di cambiare la nostra immagine?

Gli accessori sono importantissimi per definire il nostro look e comunicare la nostra identità. Facciamo un semplice esperimento: prendiamo tre donne con un tubino nero identico:

  • Donna 1 – indossa il tubino nero con un paio di ballerine nere, senza altri accessori
  • Donna 2 – indossa il tubino nero con un paio di Dr. Martens neri, orecchini e bracciali di acciaio, zainetto animalier
  • Donna 3 – indossa il tubino nero con un paio di sandali rossi dal tacco 12, una lunga collana, una cintura, in mano una clutch di metallo

Cosa raccontano di loro le tre donne?

Forse qualcuno pensa che, indossando lo stesso abito, le tre donne comunichino il medesimo messaggio? Ritengo che la loro narrazione identitaria cambi moltissimo in base agli accessori. Sono molto spesso gli accessori, infatti, a fare la differenza, rafforzando e definendo il messaggio degli abiti.

  • Donna 1 – comunica un’eleganza sobria e fa pensare ad una persona che nasconde le emozioni e non vuol farsi notare
  • Donna 2 – comunica grinta, determinazione e un mix tra femminile e maschile che fa pensare a energia e attivismo
  • Donna 3 – comunica successo, seduzione, passione ed esprime con sicurezza le proprie emozioni

Gli accessori rendono unici

Cosa comunicano gli accessori? Prima di tutto l’unicità. Niente come gli accessori è in grado di comunicare la nostra identità e ciò che ci rende unici. Guardate la sposa nella foto (grazie all’amica che ha colto questo particolare e mi ha mandato la foto!). Abito bianco classico, décolleté con gli strass. Tutto parla di tradizione e di consuetudine secondo il cliché della sposa perfetta. Ma quel piccolo particolare del calzino trasparente con le stelline argentate parla invece di trasgressione e di originalità. Esprime la voglia di comunicare il vero sé. È come se la sposa avesse voluto dirci: io non sono tutta in questo splendido abito bianco. C’è molto di più. Il mio vero sé è molto più libero. Cercatelo nei particolari.

Sono infatti gli accessori a renderci uniche o unici, e speciali. È la sciarpa rossa girata intorno al collo del musicista, la borsa griffata o quella artigianale e coloratissima alla spalla dell’amica, gli orecchini, le collane o i bracciali che sottolineano i movimenti, le cinture che segnano la vita, gli occhiali colorati, gli orologi, le sciarpe e i foulard, le cravatte serie o irriverenti, le calze, le scarpe, i cappelli, che contribuiscono a darci un’idea particolare della persona che abbiamo di fronte, e a dare agli altri un’idea di noi.

Cosa comunicano gli accessori: l’identità

Cosa comunicano gli accessori? Parlano soprattutto dell’identità personale (dei ruoli che ricopriamo e degli aspetti unici di noi), ma anche dell’ identità sociale (dei gruppi con i quali ci identifichiamo e del nostro life style) e dell’ identità di luogo (i luoghi che frequentiamo e che più amiamo).

Se, ad esempio, orecchini e bracciali colorati esprimono il carattere di chi li indossa, alcune borse da lavoro, per il loro modello, fanno pensare ad una precisa professione come gli avvocati, o i medici. Alcuni modelli di sneakers sono una passione condivisa in determinati gruppi di giovani. Chi va spesso al mare in Sicilia usa come borsa la coloratissima Coffa, o sceglie gli scialli con i fiori ricamati in seta o i gioielli in filigrana e corallo, se ama la Sardegna.

Cosa comunicano gli accessori: i nostri diversi sé

Gli accessori ci permettono inoltre di giocare con la molteplicità dei nostri sé, e di passare da un ruolo ad un altro semplicemente cambiando un particolare del look.  Si può passare dal ruolo di manager a quello di seduttore togliendo la cravatta, aprendo due bottoni della camicia, calzando a piede nudo dei mocassini, oppure (come ho visto fare ad un imprenditore) sfilando la cravatta dal collo e indossandola come cintura! A quello di seduttrice togliendo i décolleté dal tacco medio, e sostituendoli con sandali dal tacco altissimo e bijoux colorati e vistosi.

Secondo Tamara Mellon, (che è stata cofondatrice di Jimmy Choo) l’abitudine ad indossare capi  sempre più destrutturati e casual rende importantissimi gli accessori, per completare il look con un tocco di originalità.

A chi piacciono gli accessori

Gli accessori sono amati e apprezzati da chi vuol farsi notare e puntare sull’unicità, da chi vuol sentirsi appartenente ad un gruppo indossando oggetti cult, o a un luogo, ma anche da chi non ha un buon rapporto con il proprio corpo e non si sente a suo agio con gli abiti. Gli accessori permettono, infatti, di gratificarsi senza mettersi in discussione per il peso, l’età o l’altezza.

Ricordate Rose nel film In her shoes? Ha un armadio pieno di splendide scarpe che compra per gratificarsi, perché gli abiti la mettono in difficoltà e il cibo la fa ingrassare!

Il significato degli accessori che più amiamo

Le scarpe

Non c’è nessun accessorio in grado di esprimere, con la stessa versatilità delle scarpe, la nostra identità. Scegliere una scarpa è raccontare qualcosa di noi stessi. Le scarpe parlano di sesso, di potere, di identità. Quando saliamo sui tacchi ci libriamo da terra, ci alziamo, ci proiettiamo verso l’alto. Le scarpe diventano in questo modo una premessa erotica, aumentando la consapevolezza di sé e del proprio corpo, e simboleggiano l’attività sessuale e il piacere.

Se vuoi saperne di più sul significato psicologico delle scarpe leggi il post Psicologia delle scarpe

I Cappelli

Espressione di classe e di eleganza in passato, esprimono l’originalità e il desiderio di farsi notare. Contribuiscono anche ad una allure misteriosa, celando il volto e gli occhi agli sguardi degli altri. Fanno sentire più alti e più evidenti.

Le borse

Le borse sono uno degli oggetti più intimi che portiamo con noi. Simboleggiano un utero accogliente dentro il quale portare gli oggetti che ci permettono di sentirci sicure o sicuri ovunque. Piccole o grandi (leggi l’interpretazione nel post Psicotendenze) costituiscono uno scrigno segreto il cui interno rimane celato. Proteggono ciò che ci appartiene e che rappresenta simbolicamente il nostro sé.

Negli ultimi anni si è sviluppata una vera e propria passione per le borse griffate e per i modelli cult (clicca qui per leggere il post) . In questo caso, ad essere importante non è solo la funzione di contenitore, ma anche quella di espressione di status e di successo. Rappresentano un messaggio competitivo lanciato alle altre donne, attraverso un simbolo di femminilità generativa. Talvolta rappresentano anche il bisogno di colmare una autostima carente con oggetti di lusso che possono essere invidiati dalle altre, e fanno sentire appartenenti ad un gruppo esclusivo.

Elif Shafak, nel romanzo Tre figlie di Eva, scrive:

“Le donne le sfoggiavano (le borsette firmate) come trofei di remote battaglie lontane, e va a sapere quali erano originali e quali fasulle”.

(Per scoprire la moda nei romanzi contemporanei leggi il post Identità e moda nella letteratura )

Vuoi saperne di più sul significato psicologico delle borse? Leggi il post Passsione per le borse

Ti incuriosiscono le borse iconiche? Clicca qui per leggere il post “Le borse leggendarie che hanno fatto la storia” sul blog di ESR Italia.

I gioielli

Se da una parte i gioielli, come tutti gli accessori, hanno la funzione di comunicare l’unicità e la particolarità della nostra identità, dall’altra hanno la funzione di diminuire alcune nostre paure. Sono un trofeo, un ornamento, la ruota del pavone, uno strumento di seduzione e simboleggiano il codice sessuale. Vuoi saperne di più sui significati dei gioielli? Leggi il post Cosa comunicano i gioielli

Gli occhiali

Cosa comunicano di noi gli occhiali? Per sceglierli dobbiamo tenere conto della nostra identità? Trovi una risposta a queste domande sul sito dell’azienda Marcolin (sono stata intervistata dalla bravissima Silvia Calvi). Clicca qui per leggere l’articolo

Gli accessori soddisfano la voglia di lusso

Gli accessori sono spesso un accesso al lusso. Molti preferiscono capi basici, da arricchire con accessori griffati come una borsa o un gioiello. Altri si accontentano di una più raggiungibile cintura, sciarpa, foulard, occhiali o bijoux del brand preferito.

Due sono le dinamiche prevalenti che fanno prediligere gli accessori come espressione di lusso:

  • Il desiderio di essere ammirati, suscitare invidia, differenziarsi dagli altri, uscire vincitori dal confronto con gli altri. Gli accessori di lusso sono vissuti come oggetti esclusivi con i quali identificarsi per sentirsi eccezionali.
  • Il desiderio di auto-ammirarsi e godere di sé. Ci si confronta con sé stessi, anziché con gli altri. Si acquistano accessori di lusso per avere una immagine positiva di sé, per gratificarsi e volersi bene.

Le dinamiche del lusso

Le dinamiche inconsce dell’acquisto di lusso sono l’introiezione, attraverso la quale l’oggetto (o il brand) diviene parte di sé, e la proiezione attraverso la quale parti di sé vengono proiettate sull’oggetto (o il brand).

Come aveva già intuito Veblen (in La teoria della classe agiata), l’esibizione della ricchezza “non solo fa sentire agli altri la propria importanza, non solo esalta e tiene viva la sensazione di essere importanti, ma, cosa solo di poco meno utile, rafforza le ragioni per essere soddisfatti di sé” .

Se vuoi saperne di più sulle dinamiche psicologiche del lusso leggi il post Lusso emozionale

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By Paola Pizza, 27 Agosto 2019 Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

Paola Pizza

Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

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Paola Pizz

Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.

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