Colorarsi le unghie e decorarle in modo creativo è una vera passione che ha origini antichissime (le prime decorazioni con l’hennè risalgono all’età del bronzo). Cosa comunicano di noi le unghie, curate, laccate, allungate o decorate con la nail art? Cosa raccontano le nostre mani?
Con le mani comunichiamo pensieri ed emozioni, e spesso con le mani realizziamo e rendiamo concreti i pensieri e le emozioni. Sono il primo contatto con gli altri quando li salutiamo gesticolando o porgendo la mano in segno di saluto. Sono lo strumento che ci permette di realizzare i pensieri creativi. Aumentano l’impatto di ciò che diciamo. Sono un modo per comunicare gli atteggiamenti interpersonali: pensate a come il semplice gesto di mostrare le mani comunichi apertura, disponibilità, sincerità, mentre quello di nasconderle, chiusura e distacco.
Aristotele diceva che “le mani sono una diramazione del cervello”.
La cinesica studia il significato dei gesti e, tra questi, molti coinvolgono le mani e le portano in primo piano svelando le nostre emozioni.
Le mani e le unghie curate, sia per gli uomini che per le donne, sono un modo per presentarsi come una persona accurata, precisa, gradevole. Aumentano inoltre la percezione della bellezza.
Le mani lanciano anche segnali di seduzione. Toccano, accarezzano, avvicinano. Unghie lunghe e laccate di rosso, parlano di seduzione, sensualità e di un pizzico di aggressività. Più sono lunghe e a punta più esprimono il desiderio di conquista e di dominio. Simboleggiano artigli pronti a ghermire la preda.
Nell’antico Egitto, il rosso vivo era il colore delle regine, e le altre donne non potevano usarlo. Nefertiti amava il rosso rubino per le unghie, mentre Cleopatra il rosso cremisi.
E tu che colore usi? Preferisci l’eleganza discreta di uno smalto lucidante dai colori neutri? Ami la grinta e la seduzione del rosso? O scegli altre tonalità di colore?
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Se nell’antichità le unghie decorate indicavano il censo ed erano un segno di differenza sociale, oggi sono sovente un modo per comunicare la propria identità e differenziarsi dagli altri.
Alcune donne e alcuni uomini usano il proprio Io creativo, per creare una immagine personale in sintonia con la propria identità. Usano gli abiti, gli accessori, il trucco e la forma e il colore delle unghie per trasmettere una immagine coerente di sé, in sintonia con il proprio sé reale o ideale.
Ci sono donne e uomini che non curano particolarmente l’abbigliamento e puntano tutto sulle mani, decorando le unghie come se fossero una tavolozza sulla quale scrivere creativamente la presentazione di sé. Talvolta i colori e i decori sono in contrasto con il resto dell’immagine. Credo che in questi casi alle mani si deleghi una comunicazione identitaria che non trova espressione con gli abiti e con gli accessori, probabilmente per un rapporto conflittuale con il proprio corpo. Puntare sulle mani appare più rassicurante, come in un ritorno all’infanzia.
Ogni neonato ha avuto i primi contatti con le mani e con la bocca. Il pollice in bocca è un gesto rassicurante, così come stringere la mano dei genitori. Anche guardarsi le mani, può essere rassicurante e rasserenante se sono belle e curate. È un modo più semplice per sentirsi belle o belli e prendersi cura di sé, indipendentemente dal resto del corpo!
Pietre, glitter, disegni sono solo alcuni dei modi offerti dalla nail art per rendere le unghie particolari e evidenti. I reali cinesi usavano le pietre preziose per decorarsi le unghie. Ogni decoro rende le nostre unghie preziose e aumenta la percezione del nostro valore. Non sono solo gli altri a vedere le nostre mani, ma noi stesse le abbiamo sempre sotto gli occhi. Si può scegliere di non guardare il proprio corpo, ma le nostre mani sono sempre lì a parlarci di noi.
Le forme tondeggianti di unghie e decori con cerchi e mezze lune, rimandano al codice femminile e comunicano accoglienza, socievolezza, affettività.
Le forme allungate e appuntite di unghie e decori come linee e triangoli, rimandano al codice maschile e comunicano prestazione, lavoro sul compito, attività, aggressività.
In una scuola sono state messe al bando le unghie finte e troppo lunghe, ne ho parlato oggi con Annalisa Colavito conduttrice di Open Day su Radio Cusano Campus. Clicca qui per sentire l’intervista
Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.
Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.
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