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Cabine armadio da sogno: perdersi dentro

  • 5 Dicembre 2018
  • By Paola Pizza
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Cabine armadio da sogno: perdersi dentro

Quali sono le tue cabine armadio da sogno? Mai sognato di perderti nello sconfinato guardaroba di Runway ne Il diavolo veste Prada? O di entrare nell’armadio di Carrie in Sex and the City? O in quello di Rose in In her shoes? Mai desiderato di guardare negli armadi di influencer e di personaggi ammirati, per scoprire cosa svelano di loro gli abiti e gli accessori posseduti?

Poiché l’armadio è un contenitore di identità, e ordina e protegge i vari sé che ci contraddistinguono, guardarci dentro è come entrare in uno spazio privato che svela il progetto identitario e le emozioni dei proprietari. Molti sono reticenti a mostrarlo proprio perché temono di svelare parti di sé conflittuali. Durante i miei corsi, chiedo sempre di portare una foto del proprio armadio, e molte confessano di averlo riordinato prima di fare la foto, e alcune addirittura di aver aggiunto capi presi in prestito per migliorare l’effetto!

Il coming out delle cabine armadio da sogno

Questo mese di novembre, però, sembra essere il mese dei coming out degli armadi!

Ha iniziato Donatella Versace ad aprire su Instagram le porte della sua cabina armadio da sogno (sarebbe meglio dire del suo appartamento-armadio), seguita a distanza di pochi giorni da Chiara Ferragni. Ed ecco aprirsi le porte delle stanze delle meraviglie con un tripudio di scarpe favolose, di abiti griffati, di borse iconiche che ci trasformano in bambini vogliosi che guardano dal buco della serratura cosa accade nella stanza dei grandi.

Le Cabine Armadio da sogno di Chiara Ferragni e Donatella Versace su Instagram

Le reazioni alla vista delle cabine armadio da sogno

Le reazioni si dividono tra chi:

  • è ammaliato da tanto luccichio, e si identifica con il personaggio considerandolo come un modello di cui imitare lo stile.
  • è irritato da tanta abbondanza e da tanto sfoggio e proietta i propri conflitti sul personaggio considerandolo come un esempio da cui prendere le distanze.

Il sentimento più evocato è l’invidia con i suoi due significati di risentimento verso qualcuno che possiede ciò che desideriamo, o di sincera ammirazione verso chi possiede l’oggetto dei nostri desideri.

Da una parte c’è la sofferenza e la tristezza dovuta a un confronto perdente che porta a ostilità e a sentimenti spiacevoli per oggetti da sogno che vorremmo per noi.

Dall’altra il desiderio di raggiungere l’oggetto dei desideri che porta all’ emulazione di chi è riuscita nella sua attività, o ha avuto più fortuna, con sentimenti che agiscono come stimolo al miglioramento personale.

Le cabine armadio da sogno simboleggiano in questo modo il dualismo tra oggetto buono e oggetto cattivo (Melanie Klein) stimolando sentimenti che hanno avuto origine nella primaria relazione oggettuale del bambino con il seno materno vissuto come buono quando è fonte di nutrimento, e come cattivo quando lo nega. L’invidia originaria è infatti quella provata per il primo oggetto d’amore (il seno materno).

La psicologa della moda nelle cabine armadio da sogno delle influencer

Entriamo dentro le cabine armadio da sogno delle influencer, per scoprire, con gli strumenti della psicologia della moda, cosa svelano di loro.

La cabina armadio di Chiara Ferragni

La cabina armadio di Chiara Ferragni è stracolma di capi divisi per genere, golf, camicie, gonne, abiti, coprispalla, scarpe, borse, cappelli, dei brand iconici più desiderati.

Cosa esprime

Esprime passione creativa: è calda e accogliente, strapiena e organizzata seguendo regole personali. Sembra che non le interessi tanto l’ordine, quanto la possibilità di vedere nella cabina armadio l’unicità che vuol far emergere. Il suo io prevalente sembra quello creativo, che porta a usare abiti e accessori sia per modificare le situazioni che per ottenere l’attenzione delle persone di cui desidera il consenso. La ricerca dell’immagine perfetta sembra il suo obiettivo e il suo stile di vita.

Ama gli abiti e gli accessori per il loro contenuto stilistico e le piace guardarli, toccarli e mostrarli, come un progetto identitario. Nella sua cabina armadio ci sono un divanetto, dei pouf e due poltrone per rimirare ciò che possiede, e per decidere con calma come coniugare sé privato e sé pubblico, e trovare la migliore immagine di sé.

Il narcisismo

Lo specchio con luci in stile camerino da star e l’area dedicata al trucco evocano l’amore per se stessa e il piacere di guardarsi e essere guardata.  Tra i valori che emergono ci sono il narcisismo (godere della propria immagine riflessa) e l’edonismo (piacere per gli oggetti posseduti), ma anche l’ambizione, il successo, l’apprezzamento dei piaceri della vita, la voglia di esperienze eccitanti e di novità, insieme al rispetto delle aspettative sociali.

La sua cabina armadio da sogno, mostra il desiderio di auto ammirarsi, di godere di se stessa, e dell’immagine di sé come appartenente ad un gruppo esclusivo.

Cabine armadio da sogno – le borse di Chiara Ferragni su ilmessaggero.it

Il desiderio di lusso

È innegabile che ami il lusso e i brand che lo rappresentano come fonte di gratificazione e mezzo per segnare la distanza dagli altri. Come afferma Veblen (Teoria della classe agiata), l’esibizione della ricchezza “non solo fa sentire agli altri la propria importanza, non solo esalta e tiene viva la sensazione di essere importanti, ma, cosa solo di poco meno utile, rafforza le ragioni per essere soddisfatti di sé”.

Le dinamiche inconsce svelate dal bisogno di circondarsi di oggetti di lusso sono l’introiezione, attraverso la quale l’oggetto (o il brand) diviene parte di sé, e la proiezione attraverso la quale parti di sé vengono proiettate sull’oggetto (o il brand). Da una parte desidera uscire vincitrice dal confronto con gli altri, grazie a capi o accessori esclusivi con i quali identificarsi per sentirsi eccezionale. Dall’altra c’è il confronto con se stessa, che privilegia le proprie emozioni per godere dell’immagine positiva di sé.

Le scarpe

Le scarpe sono divise tra sneakers su un lato della stanza e tacchi sull’altro, che si fronteggiano mostrando due aspetti del sé.

Da una parte le scattanti e unisex sneakers che simboleggiano l’attività sessuale e il dinamismo erotico. Comunicano: sono veloce, precorro i cambiamenti, sono tonica e scattante, amo i viaggi e il movimento, fuggo da ciò che mi limita e risolvono, inoltre, i conflitti tra i tratti maschili e quelli femminili della personalità.

Dall’altra i tacchi alti che parlano di sesso e di potere, e permettono di comunicare un sé diverso e più seduttivo. Sono un simbolo di forza, di potenza, di dominio. Enfatizzano il lato dominante e aggressivo della personalità. Comunicano: sono una cattiva ragazza, forte, affascinante e seducente, sicura e determinata.

I colori

I colori prevalenti dell’armadio sono bianco, nero, rosso, rosa, beige, con qualche tocco di giallo e azzurro. Colori assenti: verde e viola.

La sua identità sembra legata all’appartenenza ad un gruppo vincente e di successo. Il suo stile di vita è incentrato sull’estetica e il senso del bello.

Il suo atteggiamento verso la moda, secondo la ripartizione in gruppi di Descamps, è da Imitatrice: segue le tendenze e muta abbigliamento tempestivamente per essere sempre alla moda e per distinguersi dalla massa. Sceglie ciò che è all’avanguardia per sentirsi appartenente ad un gruppo esclusivo.

La cabina armadio da sogno di Donatella Versace

La cabina armadio da sogno di Donatella Versace è così ampia, ordinata e algida da sembrare un negozio di alta moda: bello, irraggiungibile e un po’ freddo. C’è un grande tavolo centrale, un sontuoso lampadario e gli abiti sono disposti sui lati per ordine cromatico, per stile e lunghezza, mentre in fondo alla stanza ci sono le scarpe, disposte su librerie che arrivano al soffitto. Tutto maniacalmente ordinato. Prevalgono i motivi iconici del brand Versace. L’ordine e la luce rendono i capi come se fossero in una teca (da guardare ma non da toccare!)

Cosa esprime

Il suo rapporto con l’armadio sembra prevalentemente estetico con una ricerca di perfezione che sovrasta le emozioni. Gli abiti e gli accessori posseduti sono esibiti come una collezione: un piccolo-grande mondo dove esercitare padronanza e controllo, e sentirsi sicura.

Il narcisismo e il lusso

Il lusso di questo ambiente è soverchiante e svela una passione narcisistica.

Come scrive Lipovetsky, c’è un aspetto “sacro” nel lusso che “non è veramente tale se non riesce ad ascendere al rango di leggenda, e se non riesce a trasformare in mito senza tempo gli oggetti di consumo”, una ritualità fatta di gesti cerimoniali che aumentano il vissuto emozionale. Di questo aspetto del lusso parla questa cabina armadio che trasforma Donatella Versace in una dea, seduta al centro degli oggetti posseduti che definiscono il suo me materiale.

L’unico spazio affettivo della cabina armadio è quello dedicato alla cagnolina Audrey con cappottini, guinzagli e collari griffati.

Le scarpe nell’armadio da sogno di Donatella Versace ilmattino.it

Le scarpe

Il settore scarpe mostra qualche paio di sneakers (non indossate!) e una intera parete di scarpe con modelli trasgressivi e plateau e tacchi altissimi. Scarpe che esprimono unicità e desiderio di attrarre l’attenzione degli altri, soprattutto con modelli audaci ed eccessivi che solo pochi possono indossare e che le permettono di essere notata. Sono un simbolo fallico e hanno un ruolo nell’immaginario erotico. Enfatizzano il lato dominante e aggressivo della personalità. Evocano forza, potenza, dominio.

Un vero harem di abiti e scarpe! Come scriveva Wilhelm Stekel, “il feticista gestisce la sua collezione come un pascià che ogni giorno sceglie la sua favorita”.

La collezione

Questo armadio cabina sembra, infatti, una collezione di abiti e accessori, e in quanto tale simbolizza un erotismo ritualizzato e un desiderio di distinguersi dagli altri, a partire proprio dagli oggetti posseduti. Collezionare abiti e accessori ha la funzione di combattere l’ansia per il proprio corpo e la propria immagine. Inoltre La soddisfazione di possedere gli oggetti è per Freud un antico rituale che ha lo scopo di contrastare gli impulsi aggressivi.

Una collezione che parla di narcisismo, di amore per se stessa e per l’immagine perfetta di sé.

I colori

Tra i colori prevalenti del suo armadio il nero e il giallo oro, colore che gli Egizi ritenevano, sostanza degli dei. L’oro raccoglie la proiezione degli aspetti illuminati e superiori ed è simbolo di perfezione. Comunica eccellenza, prestigio, privilegio, qualità e valore, regalità.

La sua identità prevalente sembra essere quella personale con un forte senso di individualità, unicità e originalità, e una centratura sul ruolo di potere. Predilige capi che si fanno notare per originalità e grinta, e le permettono di essere notata, guardata e copiata, senza paura di eccedere.

Il suo atteggiamento verso la moda è da Lanciatrice. Cerca capi eccentrici e all’avanguardia, che le permettono di essere in anticipo sugli altri e di essere notata e guardata.

Vuoi saperne di più sui significati dell’armadio? Vuoi fare un test sul tuo rapporto con l’armadio? Continua a navigare nel blog leggendo i post:

Psicologia dell’armadio

L’armadio come coach

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By Paola Pizza, 5 Dicembre 2018 Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

Paola Pizza

Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

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Paola Pizz

Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.

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