L’uso liberatorio del colore è non fermarsi alle regole (imposte o autoimposte), ma osare, sperimentare, creare abbinamenti con spirito ludico e piacere.
Anche i colori possono aiutarci a migliorare il benessere mentale, se usati in modo libero e originale, senza censure e regole rigide. I colori hanno un legame diretto con le nostre emozioni e dobbiamo imparare a lasciarli parlare, perché amarli, ignorarli o detestarli è espressione della nostra psiche.
Vorrei riflettere su questo tema ispirandomi ai quadri e alle parole della rivoluzionaria pittrice Helen Frankenthaler, che ha sfidato le convenzioni nella ricerca della libertà espressiva (“Dipingere senza regole” – Firenze, Palazzo Strozzi, fino al 26 gennaio 2025).
Tra le sue frasi, quella che preferisco è:
“la mia regola è nessuna regola, e se hai un vero senso dei limiti, allora sei libera/libero di superarli ”
Molte persone nell’approccio ai colori:
Sono coloro che usano da anni lo stesso colore, senza cambiare mai. Che hanno un armadio tutto nero, o al massimo con qualche tocco di colore ultra scuro (così tanto da non capirne la tonalità). O che non sanno uscire dalle tonalità scure del grigio o dai toni spenti.
Le tele di Helen Frankenthaler fanno riflettere su quanto sia importante parlare di un uso liberatorio del colore. Questa artista ha saputo esplorare nuove relazioni tra colore, spazio e forma, infrangendo le convenzioni, trovando un nuovo modo di fare arte e creando un nuovo linguaggio artistico. “Un bel quadro – ha detto – si basa in gran parte su disegnare con il colore”.
Possiamo enfatizzare la nostra libertà espressiva:
Durante una conferenza, Helen Frankenthaler, ha raccontato come per esprimere le sue emozioni attraverso la pittura non si sia lasciata ingabbiare da ciò che è sempre stato fatto dagli altri: «Uso tutto. Uso grandi pennelli per ferramenta. Uso spatole. Spesso vado in un buon negozio di ferramenta o in un negozio di alimentari e prendo cose a cinque o dieci centesimi. […] Uso molte spugne, spugne su bastoni, spugne per pavimenti, tergicristalli. E a volte, un bel pennellino di zibellino […] un guanto di camoscio e la mia mano, a seconda dell’idea e ciò di cui il quadro sembra aver bisogno, perché impari molto guardandolo e lasciandolo parlare».
Questa sperimentazione di nuove possibilità estetiche è quella che dobbiamo provare anche su di noi, provando nuovi colori, nuovi abbinamenti per vedere l’effetto che fa. Possiamo considerarci come una tela sulla quale far colare le diverse tonalità di colore per esprimere chi siamo, le nostre emozioni, i nostri desideri, il nostro valore.
L’unico limite è il contesto. È chiaro che non si va vestiti di rosso a un funerale (anche se è il colore preferito e ci fa sentire bene) perché rischieremmo di offendere i sentimenti di chi soffre per la perdita subita. Non si va vestiti come un arcobaleno (anche se aumenta la nostra gioia) se si lavora in un ambiente molto formale e conservatore. Ma fuori dai contesti specifici, dobbiamo riappropriarci della libertà di espressione.
Questi esercizi sono pensati per uscire dai limiti e sperimentare il potere liberatorio dei colori:
2. Chiudi gli occhi e immaginati in un momento di particolare benessere e felicità. Qual è la musica di sottofondo? Quali colori vedi nell’immagine? Prova a immaginarti con quei colori indosso. Che effetto ti fa?
3. Guarda attentamente il tuo armadio. poi chiudi gli occhi e immagina che si trasformi in un luogo. Che luogo è? E poi in un quadro. Che quadro è?
4. Guarda attentamente questa immagine che ho fotografato alla mostra “Dipingere senza regole”. Poi chiudi gli occhi e immagina che il quadro si trasformi in abiti da indossare. Come ti senti con questi colori?
5. Con quale colore ti immagini indosso quando:
6. Prova ad abbinare in modo insolito e casuale le gradazioni di colore dei tuoi capi e osserva l’effetto che fa. Quali emozioni ti suscitano gli abbinamenti che hai fatto?
7. Immagina che il tuo armadio sia una tela bianca. Di quali colori la vorresti dipingere per rappresentare chi sei?
Sei hai occasione di visitare la mostra di Helen Frankenthaler ti consiglio queste riflessioni da fare davanti ai singoli quadri:
Vuoi uscire dalle regole rigide sui colori e dalle semplificazioni? Desideri conoscere il significato psicologico dei colori? Vuoi scoprire cosa comunichi di te con i colori del tuo armadio?
Ti consiglio la lettura de Il colore indossato. Psicologia e simbologia dei colori dell’armadio (FrancoAngeli). Clicca qui per saperne di più
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Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.
Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.
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