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Benessere mentale. Il contributo della psicologia della moda

  • 25 Ottobre 2024
  • By Paola Pizza
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Benessere mentale. Il contributo della psicologia della moda

In questo periodo sui social si parla molto di benessere mentale e di salute mentale. Lo fanno personaggi famosi, come Selena Gomez, che raccontano la loro storia, lo fanno le aziende con progetti che promuovono il benessere mentale. È positivo o no, parlarne? Come si può definire il benessere mentale? La psicologia della moda può contribuire a raggiungerlo?

Cos’è il benessere mentale

Freud, definiva la salute mentale come la capacità di trovare soddisfazione in amore e nel lavoro. L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute mentale come “uno stato di benessere in cui ogni individuo realizza il proprio potenziale, è in grado di far fronte agli eventi stressanti della vita, di lavorare in modo produttivo e fruttuoso e di fornire un contributo alla comunità”. Questo benessere riguarda mente e corpo. Come ci sentiamo e come agiamo.

Secondo la psicologa e ricercatrice americana Carol Ryff, nota per i suoi studi sul benessere e la resilienza, il benessere è un processo sia multidimensionale che dinamico. La PWB – Psychological Well – Being Scales (Ryff & Keyes, 1995) si basa su sei dimensioni:  

  • AUTONOMIA: essere indipendenti nelle scelte, non temere il giudizio degli altri
  • AUTOACCETTAZIONE: volersi bene, accettare le proprie fragilità
  • OBIETTIVI: avere obiettivi e motivazioni che guidano il comportamento
  • CRESCITA PERSONALE: sapersi valorizzare, saper lavorare su di sé, conoscersi
  • CONTROLLO AMBIENTALE: saper leggere il contesto, fronteggiare le avversità, cogliere le opportunità.
  • RELAZIONI: stabilire relazioni positive con gli altri basate sulla fiducia

Il contributo della Psicologia della moda al benessere mentale

Promuovere il benessere mentale non vuol dire necessariamente stare sempre bene, ma sviluppare il potenziale presente in ognuno di noi, rafforzare quelle capacità che possono aiutarci a vivere meglio la vita di ogni giorno, la relazione con gli altri e con noi stessi. Vediamo come la psicologia della moda può contribuire a promuovere le sei dimensioni del benessere:

  • AUTONOMIA: aumentare la consapevolezza della propria identità (chi sono), trovare uno stile che esprima la propria unicità, ridurre la dipendenza dagli altri nelle scelte di moda e i condizionamenti. Affrontare le sfide e il cambiamento lavorando sul look.
  • AUTOACCETTAZIONE: imparare ad accettare il proprio corpo e a trasformare le fragilità in punti di forza attraverso gli abiti e gli accessori. Affrontare lo stress che deriva dalla paura di non essere accettati dagli altri per il proprio aspetto, di non essere abbastanza belle/belli o conformi agli standard di bellezza del proprio gruppo. Promuovere un concetto di bellezza inclusiva.
  • OBIETTIVI: saper raggiungere gli obiettivi interpersonali comunicando con efficacia la propria identità e le proprie competenze attraverso l’aspetto esteriore (abbigliamento, colori, trucco, acconciatura). Trovare lo stile adatto alle proprie motivazioni.
  • CRESCITA PERSONALE: prendersi cura di sé. Sviluppare una maggiore conoscenza di sé stessi e dei messaggi lanciati agli altri attraverso il proprio look. Esprimere i diversi sé, o i diversi ruoli, attraverso la moda. Imparare a valorizzarsi e a comunicare con più efficacia. Sviluppare emozioni positive nel rapporto con l’armadio e con il corpo. Superare il perfezionismo e i pregiudizi estetici.
  • CONTROLLO AMBIENTALE: saper usare la comunicazione di moda per raggiungere gli obiettivi in un contesto. Saper integrare la comunicazione della propria identità e dei propri valori con il contesto (ad esempio, lavorativo, gruppale, amicale).
  • RELAZIONI: Affrontare l’ansia sociale che deriva dalla paura del giudizio degli altri. Saper usare la moda come forma di comunicazione relazionale sia nella vita privata che sul lavoro. Sapersi integrare in un gruppo. Essere gentili sia con sé stessi e con il proprio aspetto, che con quello degli altri.  Usare la moda per comprendere cosa comunicano gli altri e non per giudicare.

Le aziende per il benessere mentale

Il 10 ottobre 2024 in occasione della giornata mondiale sulla salute mentale, Sephora e Rare Beauty (l’azienda di Selena Gomez) hanno promosso il progetto Make a Rare Impact. Durante questa giornata i profitti ricavati dalle vendite di prodotti Rare Beauty sono stati devoluti al Rare Impact Fund, un fondo impegnato a migliorare l’accesso dei giovani ai servizi di salute mentale.

Dove (Unilever) con il progetto #KidsOnlineSafety  parla degli effetti tossici dei social sulla salute mentale dei giovani. Secondo il Dove Self-Esteem and Social Media Report presentato ad aprile 2022 (per il quale sono state intervistate più di 1.000 ragazze tra i 10 e i 17 anni), 1 intervistata su 2 afferma che i consigli di bellezza tossici ricevuti sui social hanno abbassato la sua autostima. Il 90% delle intervistate segue almeno un account sui social media che la fa sentire meno bella.

La sensibilizzazione su questi problemi è continuata nel 2023 con la campagna Il costo della bellezza, con una petizione su change.org e con un video che, sulle note di You Are So Beautiful parla degli effetti che possono avere sull’autostima e sul benessere mentale di ragazze e ragazzi, i messaggi distorti e perfezionistici sulla bellezza diffusi sui social.

Oreal ha promosso la  campagna formativa Head Up  per promuovere il benessere mentale degli hairstylist con brevi video che hanno l’obiettivo di aumentare la resilienza a stress, cattive abitudini, conflitti, migliorando la salute di corpo e mente.

Le mie proposte per il benessere mentale

Vuoi migliorare il tuo benessere mentale sviluppando la tua autostima? Lavora con me sul tuo armadio e il tuo rapporto con la moda, e trova lo stile che comunica la tua identità, aumenta la tua sicurezza e ti aiuta a raggiungere gli obiettivi. Ti propongo:

Vuoi migliorare la tua leadership sul lavoro attraverso il tuo look, e diminuire lo stress che deriva da non sentirsi adeguato/adeguata al ruolo che ricopri? Ti propongo il webinar individuale:

Vuoi migliorare il tuo modo di pensare a te stessa e al tuo corpo? Desideri ridurre i condizionamenti nel tuo rapporto con la bellezza? Vuoi sentirti più libera/libero e più sicura? Vuoi eliminare passività e aggressività dalla tua comunicazione attraverso l’aspetto esteriore? Ti propongo il webinar:

Sei un professionista della moda? Lavori con la moda e vorresti capire meglio il tuo cliente per migliorare la tua efficacia e diminuire stress e conflitti? Ti propongo i miei webinar individuali:

Vuoi diventare una/un professionista del benessere mentale lavorando con la Psicologia della moda e dell’immagine? Ti propongo il:

Master annuale on line in Psicologia della moda e dell’immagine (ESR Italia)

Concludendo: fa bene o no parlare di benessere e salute mentale sui social?

Sì, quando contribuisce a eliminare lo stigma e a far comprendere la necessità di chiedere aiuto alle/ai professionisti della salute mentale. Sì, quando sono i professionisti della salute mentale che parlano. Sì, quando si sviluppano competenze per rendere le persone più resilienti. Sì, quando personaggi famosi raccontano le loro storie facendo conoscere i problemi della vita reale, e non solo l’apparenza. Sarebbe utile anche sentirli raccontare come e con chi hanno affrontato i problemi e sviluppato resilienza. Sì, all’impegno delle aziende di cosmetica di sviluppare consapevolezza sulla pericolosità di certi messaggi sulla bellezza.

È necessario però anche considerare che la salute mentale è un tema complesso che richiede saperi, competenze ed esperienze che solo psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, medici possono avere. Parlare in modo semplicistico dei problemi mentali può generare (come dimostrano alcune ricerche) aumento di ansia e stress e frettolose autodiagnosi. No, quindi, alla semplificazione, alla banalizzazione, all’autodiagnosi, al fai da te, al cavalcare una moda ai fini di marketing.

Un libro per migliorare il benessere

Una guida sulla psicologia della bellezza per chi vuol migliorare il rapporto con il proprio corpo e con la propria immagine ed esprimere la propria unicità con la moda

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By Paola Pizza, 25 Ottobre 2024 Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

Paola Pizza

Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

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Paola Pizz

Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.

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