Ami le serie tv? Hai mai desiderato di indossare un abito o un accessorio che assomigliasse al look dei personaggi nelle serie tv?
Sono glamour, vincenti, affascinanti, se ne seguono le gesta come fossero amici o personaggi della nostra vita. Ci si appassiona alla loro storia, se ne condividono emotivamente successi e fallimenti, e ci appaiono vicini. Li facciamo entrare nel nostro gruppo interno (i personaggi che dialogano nella nostra mente) e finiamo per pensare: lei o lui indosserebbero questo capo? Si comporterebbero così?
Quando ci piacciono, il loro look ci ispira e ci fa venire voglia di comprare un capo, o di indossare in modo diverso ciò che già possediamo.
Passiamo dal desiderio di un nuovo capo visto indosso ad un personaggio (le scarpe di Manolo Blahnik, di Jimmy Choo e Loboutin di Carrie, il cerchietto di Blair, il bauletto Prada Saffiano Lux di Olivia Pope, le giacche con la zip di Alicia Florrick, il basco di Emily, i tubini fascianti o gli stiletti Louboutin di Claire Underwood), alla voglia di copiarne lo stile e il comportamento (e non solo un capo).
La piattaforma Lyst Index indica l’aumento delle ricerche on line dei capi indossati nelle serie Tv e mostra anche quando i capi (soprattutto quelli di prezzo accessibile) vengono esauriti in poco tempo (come la borsa Handful di Aldo o la minigonna Ronny Kobo indossati da Emily in Emily in Paris).
I processi psicologici che determinano l’attrazione del look dei personaggi delle serie tv, sono l’identificazione e l’imitazione.
Attraverso l’identificazione aderiamo ai valori, ai comportamenti, alle motivazioni di un gruppo che osserviamo, o di un leader di un gruppo, e li facciamo nostri.
Identificarsi con i personaggi delle serie tv che ammiriamo, porta ad assumerne motivazioni, valori e competenze come se fossero propri. Questa introiezione ha il vantaggio immediato di far sentire più vicini al proprio Sé ideale, uguali al personaggio, vincenti e più degni di amore.
L’origine del processo di introiezione è da ricercare nelle fantasie del bambino quando per affrontare la frustrazione dei suoi bisogni fantastica l’introiezione della madre che è l’oggetto primario d’amore.
Nel caso delle serie Tv, si prende come modello ideale il personaggio che piace di più (o addirittura l’intero gruppo) e se ne emula lo stile di abbigliamento, copiando alcuni abbinamenti e scelte di colori o acquistando quei capi iconici che ne definiscono l’identità.
Adottare il loro stile di abbigliamento consente di comunicare, sia a sé stessi che agli altri, la condivisione di quei valori e di quelle motivazioni che li caratterizzano e fa sentire appartenenti ad un gruppo di successo.
Attraverso l’imitazione copiamo l’immagine di un personaggio: il suo look e i suoi comportamenti
Copiando l’abbigliamento e lo stile del personaggio della serie tv si tende a eliminare la discrepanza tra il sé reale (percepito come carente e incompleto) e il sé ideale (rappresentato dal modello). Si cerca di eliminare il disagio e l’insoddisfazione (per la discrepanza) inserendo nel proprio look gli stessi capi del personaggio. Questo processo si basa solo sull’immagine (e non sulla condivisione di valori e motivazioni).
Emily è dinamica, comunicativa, intraprendente. Piace perché è un simbolo di indipendenza e di autonomia. È facile identificarsi con lei poiché rappresenta un nuovo inizio e la possibilità di cambiamento e affronta le difficoltà e gli ostacoli con uno stile ottimista, cercando sempre una soluzione per ogni problema.
Il suo stile di abbigliamento esprime il suo gruppo di appartenenza (è americana) ed è vissuto come diverso (e per ciò negativo) dal gruppo dei colleghi francesi che si sentono gli interpreti della vera eleganza. Lo stile di Emily parla della sua unicità e originalità ed esprime una identità personale e una personalità a basso automonitoraggio (coerente con il concetto di sé, le proprie idee e i propri valori). Rappresentativa del suo look la camicia plaid a quadri di Faith Connexion che è stata copiatissima da molti giovani e il basco rosso.
Integra capi stravaganti e colorati e capi più classici, griffati e low cost. Quando intruduce un po’ di stile francese nel suo look (guarda il suo look in stile Audrey Hepburn nella foto), lo fa senza perdere la sua autenticità e senza farsi condizionare. Osserva, ascolta, apprende e sa integrarsi nel contesto. La costumista è Patricia Field la stessa di Sex and the City.
Anche il look di Sylvie (la capa di Emily) minimalista e super chic è interessante, e si contrappone ai colori sgargianti e agli abbinamenti insoliti di Emily. È uno stile che mostra consapevolezza di sé e seduzione.
Come Sex and the City è una serie con grandi legami con la moda che fa nascere desideri di acquisto che possono velocemente venire soddisfatti on line, come dimostra la ricerca dei capi indossati, subito dopo le puntate. Lo stile di Emily influenza soprattutto i giovani. Scopri le cifre dei legami tra Emily in Paris e il sistema moda nell’articolo su Pambianco Perchè il lusso continua a scommettere su Emily in Paris
Tre amiche redattrici di Scarlett (Jane, Kate, Sutton), un magazine diretto da Jacqueline Carlyle (il personaggio ispirato da Joanna Coles, ex caporedattore di Cosmopolitan). Determinate, motivate, ambiziose, credono in se stesse e promuovono l’autenticità, a partire dal loro stile di abbigliamento. Per parlare si riuniscono emblematicamente nel ricco armadio di Scarlett. Jacqueline Carlyle la loro capa, ha una forte personalità e si veste con capi glamour e ricchi di particolari che ne definiscono l’identità. Rappresenta un modello per il gruppo ed esprime una leadership assertiva.
Una serie che celebra il gruppo e le sue dinamiche. Con due leader Blair (la leader cattiva) e Serena (la leader buona) e un gruppo che cerca di emularle per ammirazione e per paura di essere esclusi e considerati perdenti.
Ricchezza e privilegi per i rampolli della Upper East Side che si esprimono in modo diverso: stile bon ton per Blair (con cerchietti e ballerine), look sensuale e capace di osare per Serena, look dandy per Chuck, elegante ed eccentrico (copiatissima la sua sciarpa!), stile da bravo ragazzo per Nate e da outsider scanzonato per Dan.
L’abbigliamento è usato per esprimere l’appartenenza al gruppo di chi è vincente e di successo e marca la differenza tra chi è dentro al gruppo e chi è fuori, perché perdente. Jane esprime in particolare questa lotta tra ingroup e outgroup, cercando prima di emulare ad ogni costo l’abbigliamento di Blair e di Serena per essere uguale e accettata, per poi acquisire una propria identità e differenziarsi dalle altre proponendo un proprio stile e lanciando una antimoda.
Carrie, Samantha, Miranda, Charlotte hanno promosso la moda come stile di vita. La serie ha celebrato le scarpe (Manolo Blahnik, Jimmy Choo, Loboutin, Dior, Chanel) come oggetto del desiderio capace di dare un significato al look e di esprimere la grinta e il successo.
L’abbigliamento per loro è un gioco identitario. Carrie esprime la sua unicità con abiti e accessori originali che lanciano una moda e la anticipano, mixando capi griffati, a capi low cost e vintage. L’uso di accessori (scarpe, cinture, borse, gioielli) rende il look particolare e originale.
Clicca qui per scoprire il look del potere di Olivia Pope in Scandal, di Claire Underwood in House of Cards e di Alicia Florric in The Good Wife
Ne ho parlato con Monica Melotti e Valentina de Giorgi nel loro libro Moda, beauty e TV (FrancoAngeli), in una intervista alle pp. 65- 71
Ho parlato di come ci influenza il look delle serie tv con Anna Franco su Il Messaggero del 12-11-2021
Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.
Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.
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