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in Psycho Look

Self empowerment nella moda

  • 21 Giugno 2020
  • By Paola Pizza
  • 2 Comments
Self empowerment nella moda

Oggi parliamo di self empowerment nella moda. Mai come in questo periodo si è parlato della necessità di un cambiamento della moda. Ne hanno parlato le riviste, gli stilisti, i venditori, i consulenti di moda. Credo però che sarà difficile passare dalle parole ai fatti se non si fanno i conti anche con un cambiamento di tipo psicologico. Parafrasando lo psicologo R. Mayer, direi che “per cambiare il mondo (della moda) è necessario innanzitutto cambiare le persone”.

Ritengo che la parola chiave di questo cambiamento auspicato sia self empowerment, un costrutto che in psicologia significa “attivare la coscienza di sé, il proprio potere interno, non limitarsi al può essere fatto (da altri, dal caso, dalle circostanze fortunate e coincidenti, domani), ma tendere all’ambizione attiva del si può fare e deve essere fatto, al posso e devo farlo”. (C. Piccardo)).

Parlare di self empowerment come parola chiave del cambiamento dopo il lockdown, vuol dire secondo me agire su due versanti:

  • quello aziendale, rimettendo al centro del processo il cliente e la sua psicologia
  • quello individuale, sviluppando autonomia e sicurezza nel rapporto con la moda e credendo in sé stessi.

Il self empowerment come cambiamento nella moda

Credo che gli stilisti e i consulenti di moda debbano tornare a mettere la persona al centro, dando potere al cliente. Empower, appunto, far sentire più forte, incoraggiare, potenziare il cliente, creando e consigliando ciò che è centrato sulla sua identità e la sua autenticità. Per dirla con le parole di Mariagrazia Chiuri, è necessario “prendersi un po’ meno sul serio” e considerare di più il destinatario del proprio lavoro.

Le aziende di moda dovrebbero utilizzare l’empowerment, non solo per far emergere le risorse latenti nella formazione del personale, ma anche per creare un diverso rapporto con i clienti.

Promuovere il self empowerment dei clienti vuol dire renderli protagonisti aumentando il loro senso di controllo e la loro possibilità di scelta. Un protagonismo concreto, reale e non soltanto dichiarato. Che ha l’obiettivo di renderli autonomi e capaci di creare il proprio stile, e non dipendenti dal sistema moda e dai suoi diktat, e dai consulenti e dalle loro proposte.

A parole tutti riconoscono la veridicità dell’affermazione di Dior che “l’eleganza, come lo stile, nasce da dentro”, ma quanti possono onestamente dire di rispettare il cliente, la sua identità e la sua originalità, anziché cercare di cambiarlo in base alla propria personale idea di bellezza e di stile? La moda dovrebbe servire a sviluppare il potenziale delle persone, farle sentire più sicure e più in sintonia con il loro vero sé. Non dovrebbe essere una maschera da indossare per essere simili agli altri e per farsi accettare.

I passi del self empowerment per chi lavora nella moda: dare potere al cliente

I 4 principi dell’empowerment di sé (May e Kruger) che secondo me dovrebbero accompagnare il cambiamento per chi crea, comunica e vende moda, sono:

UNA PROFONDA CONOSCENZA DI SÉ

  • scoprire il modo con il quale si attribuisce un senso agli eventi, gli schemi mentali utilizzati per definire la moda, lo stile, i clienti
  • analizzare le proprie emozioni, e i propri desideri
  • confrontare la propria autoimmagine (l’idea che abbiamo di noi) con la eteroimmagine (l’idea che gli altri hanno di noi),
  • analizzare il modo di spiegare i successi e gli insuccessi

L’INTEGRITÀ

  • vivere la propria connessione tra psiche, corpo e mente e riconoscerla nel cliente
  • proporre una moda che sia espressione dell’identità e dell’unicità di ogni persona, e che guardi alla psiche oltre che al corpo (psicologia della moda)

LA COMUNICAZIONE EFFICACE

  • comunicare non è solo parlare al cliente, ma anche saperlo ascoltare
  • essere attenti alla relazione interpersonale e cogliere emozioni e desideri dell’altro
  • conoscere non soltanto la moda ma anche la psicologia della moda

LA PARTNERSHIP

  • impegnarsi nei confronti di sé stessi, ma anche degli altri
  • costruire con il cliente relazioni paritarie, sentirsi pari, essere soci, collaborare per trovare la migliore soluzione e la migliore immagine. Il consulente non deve sostituirsi al giudizio e al gusto del cliente, ma saperli interpretare e supportare
La tua immagine è nelle tue mani

I passi del Self empowerment per chi ama la moda: prendersi il potere

Credo anche che ogni cliente debba prendersi il potere, dare più potere a sé stesso nel rapporto con la moda, diventare empowered e delegare meno agli altri le decisioni sul proprio stile. I consulenti devono essere un supporto e non sostituirsi a noi e al nostro giudizio. Essere empowered vuol dire riappropriarsi del controllo sul proprio stile. Informarsi, chiedere consiglio, ma poi decidere autonomamente e credere in sé. Come afferma Michel Foucault, “la nostra missione non è trovare noi stessi, ma inventare noi stessi”: ognuno può creare con la moda, l’opera d’arte che comunica il proprio sé.

Perché abiti, accessori e colori diano potere a chi li indossa servono 4 passi:

CONSAPEVOLEZZA

  • essere attenti a sé, conoscersi, partire dalla propria identità per definire il proprio stile, valorizzare la propria unicità
  • essere assertivi e trovare un bilanciamento tra sé e gli altri, senza passività ne aggressività. Va bene esprimere sé stessi, ma non dobbiamo mai perdere di vista il contesto e gli interlocutori.
  • cogliere i segnali che vengono dal contesto, dagli altri e dal sé, e saperli integrare

CONNESSIONE

  • essere collegati, essere aperti a sé e agli altri, vestirsi anche per gli altri e per il contesto
  • avere rapporti empatici e mostrarlo con l’abbigliamento
  • saper dimostrare connessione con il contesto lavorativo, con i colleghi e con i clienti attraverso il Business Look

INTEGRAZIONE

  • scegliere abiti, accessori e colori che donino non soltanto al fisico, ma anche all’identità, ed esprimano il vero sé.
  • cogliere la profondità dell’abbigliamento e la connessione tra psiche e moda

FOCALIZZAZIONE

  • non perdere mai di vista gli obiettivi interpersonali che si desiderano raggiungere e scegliere un abbigliamento che aiuti a raggiungerli

Le mie proposte per il self empowerment nella moda

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Bibliografia

M. Bruscaglioni (1992) Il self empowerment come anello di collegamento tra formazione e cambiamento, Quaderno proposte Risfor, 1, pp. 21-52.

G.D. May, M. J. Kruger (1988)The manager within, Personal Journal, 2, pp. 57-65.

R. Mayer, (1991) Personal empowerment in Organization Development, in: F. Massarik, Advances in OD, Ablex Publishing Corporation, Norwood.

C. Piccardo, (1995) Empowerment, Cortina, Milano.

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By Paola Pizza, 21 Giugno 2020 Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.
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Paola Pizza

Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

2 Comments
  • silvana
    22 Giugno 2020

    Tutto questo mi fa ricordare Coco Chanel e I suoi inizi. Adattare I vestiti alla figura della cliente e non costringerla in avvilenti corsetti. Anzi liberarla da impicci e rendere I movimenti facili e fluidi. Renderla quindi più sicura di sé. Mi piace

    • Paola Pizza
      22 Giugno 2020

      Hai interpretato perfettamente il mio pensiero! L’associazione con Coco Chanel mi piace molto. Una moda che rende libere e protagoniste della propria vita.

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Paola Pizz

Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.

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