Qual’è il look del potere nelle serie tv?
Prendiamo tre attrici (Kerry Washington, Robin Wright e Julianna Margulies ) che hanno interpretato personaggi amati e ammirati dal grande pubblico come Olivia Pope (Scandal), Claire Underwood (House of Cards) e Alicia Florrick (The Good Wife), e scopriamo insieme l’interpretazione psicologica del loro stile.
Dal look delle tre eroine, che sono come la parte bianca e quella nera della luna, affiora l’archetipo femminile della grande madre con i due aspetti della madre cattiva divoratrice e della madre buona dispensatrice.
Olivia Pope (Sandal) è l’archetipo del potere. Sempre in bilico tra luce e ombra. Tra potere buono che costruisce e potere cattivo che distrugge. Una donna da ammirare e da temere, vestita per la leadership e per il successo. Espressione di empowerment femminile ha uno stile grintoso e definito sul lavoro e morbido e avvolgente a casa.
Molto copiati il suo bauletto Saffiano Lux di Prada, il cappotto di Salvatore Ferragamo in cachemire e lana e le sue giacche Armani, tutti simboli di potere e di successo.
Claire Underwood (Robin Wright), che insieme al marito Frank (Kevin Spacey) scala le vette del potere in House of Cards, è diventata un’icona di stile. Look glaciale e taglio di capelli aggressivo (corto sulla nuca e con ciuffo laterale liscio) esprime la complessità femminile: luce e ombra, bene e male, donna guerriera ma anche sottomessa, fata e strega. Ogni volta che in Claire emerge un tratto femminile, ecco che subito, con un balzo da pantera ricomincia a graffiare. Rappresenta l’archetipo di Lillith: il demone che c’è in ogni donna e che ci libera dall’immagine di persona solo buona, sensibile, corretta e ubbidiente. Claire è la luna nera, spietata e senza scrupoli, e forse proprio per questo non possiamo fare a meno di subirne il fascino.
Corpo fasciato e sottolineato dagli abiti, persino quando va a correre con neri e aderenti pantaloni e gilet Nike. Braccia e gambe nude e bene in vista. Tacchi a stiletto altissimi. Tutti questi elementi rimandano ad un codice erotico che ha come significato gli organi sessuali.
Gli abiti e le gonne, dalla linea tagliente come una lama, fasciano il corpo, magro, tonico, dritto, slanciato e gli aderiscono come in un amplesso. È un abbigliamento da donna fallica, dura e potente, che cammina sui suoi alti tacchi rossi, su tutto ciò che si frappone al raggiungimento dei suoi obiettivi.
Abito nero con maniche accennate di Jill Sander, bluse bianche di Saint Laurent e Moschino, abiti grigi, neri, blu o bordeaux di Alexander McQueen e Michael Kors, giacche di Balmain, lungo abito da sera grigio glacè di Ralph Lauren, cappotti Burbery London e Antonio Berardi, borsa Nera “Le sac de jour” di Saint Laurent, decolleté Louboutin, occhiali maschili RetroSuperFuture, compongono il look algido e griffatissimo di Claire. Palette di colori preferibilmente neutri che va dal beige al grigio, al nero con qualche tocco di lilla.
Il look si ammorbidisce solo nel privato. In camera da letto con il pigiama di seta di LaPerla. Camicia azzurra maschile e occhiali, o golf blu e jeans quando è “in borghese”.
A tenere insieme gli aspetti maschili e quelli femminili dell’abbigliamento ci sono le pietre preziose, unione di spirito e materia, simboli del Sé che evocano l’eterno: i piccoli orecchini di diamanti, puri e incolori, simbolo di perfezione, che collega i contrari , anima e animus, ombra e la luce.
Guarda le immagini dei look di Claire sulla Gallery di Vanityfair.it.
Alicia Florrick (Julianna Margulies) grintosa avvocata in The good wife, il legal drama della CBS, sembra rappresentare il motto “impossibile essere perfetti, ma io ci provo”. Santa Alicia, come viene definita dal fratello e da altri personaggi della serie, è una buona moglie, una buona madre, corretta, assertiva, cerca sempre di fare la cosa giusta, ama l’ordine, la verità, le liste, i programmi e la luce del sole: è una luna bianca luminosa e trasparente. Per fortuna anche lei ha la sua ombra (figura negativa portatrice dei nostri limiti) che ogni tanto la rende imperfetta e più simpatica.
Stile professionale con abiti e giacche abbastanza aderenti, che più che fasciare il corpo morbido, lo contengono come corazze imbrigliandone la sessualità e rendendolo meno indifeso. Nero, grigio, bordeaux, blu, i suoi colori, non troppo vistosi né luminosi, con qualche tocco di rosso, verde e celeste. Tailleur, camicie e gonne con cintura, spalle sempre coperte per non essere indifesa, cosi come le gambe sempre con le calze, tweed per le sue giacche melangiate, di cui è diventata famosa quella con ampio scollo e cerniera di Michael Kors, indossata anche da Michelle Obama allo State of Union. Cerniera che chiude e sigilla e esprime il controllo (ma che può essere facilmente aperta!) anche per altre sue giacche. Disegni geometrici bianchi per la giacca grigia di Fendi. Al collo, talvolta un filo di perle. A casa, dove non deve combattere, si avvolge in cardigan morbidi neri, grigi o beige, portati su jeans o un pigiama maglietta/pantaloni scozzesi.
Per le uscita mondane si trasforma con abiti fasciati e spalle nude, come quello rosso indossato con lunghi guanti neri e scarpe con tacchi altissimi. Ralph Lauren, Michael Kors, Elie Tahari, Narciso Rodriguez, Escada, Fendi, Gucci, Ferragamo, tra le griffe che veste.
C’è una Lillith anche dentro santa Alicia? Indubbiamente gioca identità diverse, nei vari ambiti della sua vita, in base ai ruoli che ricopre. Nell’esordio della prima stagione, prevale una identità di moglie che sta accanto al marito con sobrietà, anche nei momenti difficili, con la giacca a quadri e il filo di perle. Successivamente spicca una identità professionale con i tailleur da donna in carriera, che enfatizzano le competenze e gli aspetti maschili della personalità, con una comunicazione di sé assertiva, che protegge dagli attacchi.
Il suo look da lavoro è passato negli anni da modesto e comprato in fretta, ad assolutamente impeccabile e pensato, con giacche che non fanno una piega. E’ emersa poi una identità politica, nella sua corsa a Procuratore, con giacche di lusso fatte su misura, che trasmettono potere, forza, fiducia e controllo. A casa prevale una identità di madre con i cardigan in cashmere caldi e avvolgenti che comunicano voglia di coccole, apertura, vicinanza e disponibilità.
Ma la notte, soprattutto quando prevale il ruolo di amante, affiora una identità di donna seducente con gli abiti da sera languidamente fascianti, i tacchi alti e i lunghi guanti neri che enfatizzano e liberano il corpo e la sessualità comunicando desiderio.
Empowerment femminile. Quanto conta l’abbigliamento
Il look del potere delle donne di successo
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Moda e potere. Il power dressing
Ne ho parlato con Monica Melotti e Valentina de Giorgi nel loro libro Moda, beauty e TV (FrancoAngeli), in una intervista alle pp. 65- 71
Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.
Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.
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