Share
" />
Back to home
in Look del potere

Look del potere. Cosa comunicano gli abiti delle donne e degli uomini di potere

  • 10 Agosto 2016
  • By Paola Pizza
  • 0 Comments
Look del potere. Cosa comunicano gli abiti delle donne e degli uomini di potere

Look del potere. Cosa comunicano gli abiti e gli accessori delle donne e degli uomini di potere? I loro abiti contribuiscono a creare il personaggio? Aumentano la percezione del loro carisma? Contribuiscono ad aggiungere efficacia ai messaggi?

E soprattutto è giusto, o no, parlare degli outfit delle donne e degli uomini in politica? I pareri si dividono.

Perché parlare del look del potere

L’abbigliamento, secondo me, è un modo per esprimere la propria identità, parla della persona, dei suoi obiettivi e del suo progetto comunicativo. Parla della donna e dell’uomo, e non solo della carica politica.

E quindi , secondo me è giusto parlare del look dei personaggi famosi. Ci aiuta a capire meglio la persona e il suo progetto identitario. Svela la sintonia (o il contrasto) tra messaggio e immagine.

Gli abiti, gli accessori, i colori, mostrano contenuti non verbali che confermano, rafforzano, distorcono o sviliscono le parole e, talvolta, introducono una chiave di lettura nuova che ci fa reinterpretare le parole.

Qualcuno osserva che di solito non si commenta l’abbigliamento degli uomini di potere, ma ci si sofferma, invece, su quello delle donne (con un atteggiamento sessista). Non sono d’accordo. Il power dressing è sempre stato usato da uomini e donne nella storia. Togliatti, politico austero, consigliava l’abito blu per andare in parlamento, in passato si è parlato molto del golf di cashmere di Fausto Bertinotti e della busta portaocchiali appesa al collo, delle scarpe su misura di Massimo d’Alema, i meno giovani ricorderanno la canottiera bianca (ben in vista sotto la camicia) di Bettinio Craxi ad un congresso di partito. Per non parlare del doppio petto di Berlusconi, o del golf in politica, o delle cravatte di Draghi.

Ultimamente si è molto parlato dei nuovi occhiali di Stefano Bonaccini (e delle sue sopracciglia!), o della presenza o assenza della pochette nell’abbigliamento di Giuseppe Conte. Gli esempi possono andare avanti all’infinito per uomini e donne. Guardiamo l’abbigliamento delle persone di potere (indipendentemente dal loro sesso) perchè l’aspetto esteriore è uno degli elementi della conoscenza, come dimostrano ampiamente tutte le ricerche di psicologia sociale. (Se vuoi saperne di più su come si formano le prime impressioni leggi il post Vestirsi per la leadership

Look del potere: quando prevale il ruolo

Gli uomini in politica da sempre hanno scelto l’identità di ruolo, con un abbigliamento formale. Prediligono un look – divisa che li faccia sentire sicuri, appartenenti ad un gruppo vincente, e perciò facilmente riconoscibili come leader.

Quando si interpreta un ruolo sociale (la parola deriva dal latino rotulus, il manoscritto arrotolato che conteneva la parte dell’attore) si è fortemente influenzati dalle attese degli altri, e facilmente ci si adegua alle norme sull’abbigliamento ritenute pertinenti a comunicare quella carica.

L’identità sociale e l’appartenenza al gruppo di chi conta è importante, così come essere uniformi ai membri influenti. La divisa del look del potere per gli uomini è formata da giacca e pantaloni di colore scuro (nero, blu notte, grigio fumo), cravatta sobria, calzini lunghi in tinta, scarpe nere. La divisa del look del potere per le donne è composta da tailleur di taglio maschile nero o grigio, camicia bianca, scarpe classiche, accessori minimal.

A prevalere è il sé imperativo (sono come devo essere), spicca il ruolo e non la persona. I colori e gli accessori (pochi) vengono scelti per comunicare le competenze relative alla carica, l’influenza e l’uniformità con chi conta.

Qualche esempio di quando a prevalere è il ruolo

Vengono in mente le camicie bianche e le giacche scure di Obama, di Renzi, di Trump e di molti altri politici. È interessante il confronto tra il look di Trump e quello di Obama. Due stili di abbigliamento a confronto che esprimono identità diverse e diversi modi di intendere il potere.

La divisa scelta da Silvio Berlusconi è  stato il doppiopetto (di Caraceni) con cravatta a piccoli pois, suggerita nel ’94 anche ai candidati di Forza Italia.

Mark Zuckerberg indossa jeans e felpa come divisa per comunicare il suo essere un giovane genio della tecnologia in contatto con tutti (li ha indossati anche a Wall Street), ma ha ceduto ad un più classico completo scuro per l’udienza al Senato USA.  Ineguagliabile il golf divisa di Sergio Marchionne.

Fanno parte di questo gruppo anche alcune donne politiche del presente e del passato, una per tutte Margaret Thatcher con i suoi tailleur rigidi dal taglio maschile, e le sue borsette impugnate come armi.

Look del potere: quando prevale la persona

La comunicazione cambia per quelle donne politiche che hanno relegato in soffitta i rigidi codici di rappresentanza maschile, e hanno aperto alla moda e al suo potere comunicativo, senza temere di perdere autorevolezza.

Hanno la consapevolezza di arricchire la loro grinta con le emozioni e il fascino seduttivo del glamour. Dimensioni maschili e femminili della personalità sono in costante dialogo e comunicano durezza ma anche leggerezza, risolutezza e sensualità.

A prevalere è l’identità personale: emergono non soltanto la pluralità dei ruoli che la persona ricopre, ma anche gli aspetti unici che la rendono diversa dagli altri. Il desiderio prevalente è quello di essere percepiti come speciali e particolari, non uniformi al gruppo, ma distinti.

L’abbigliamento e gli accessori sono particolarmente importanti: attraverso l’esclusività di un capo, il contenuto creativo, l’originalità di un abbinamento, l’audacia di un taglio o di un colore, la peculiarità di un accessorio o il suo contenuto provocatorio, si può esprimere il proprio sé e la propria originalità.

In questo caso più che il ruolo appare la persona con i suoi sentimenti e la sua individualità.

Qualche esempio di quando a prevalere è la persona

È indubbiamente il caso di Jill Biden e Kamala Harris che hanno cambiato il dress code della Casa Bianca portando uno stile più dinamico (Kamala) e più affettivo (Jill con i suoi fiori).

È stato il caso anche di Theresa May che ha portato gli accessori in politica e completa i suoi outfit sobri con scarpe, bijoux, guanti e colori irriverenti, o di Michelle Obama che ha cambiato lo stile della Casa Bianca abolendo i colori pastello e i tailleur formali e scegliendo abiti (che mostrano il corpo, lasciando spesso scoperte gambe e braccia) dai colori brillanti e decisi, squillanti e attivi.

Look del potere delle donne di successo – Michelle Obama

Ma anche di Maria Elena Boschi che ha portato i tacchi 12 e i colori accessi al governo. E di Brigitte Macron che si sente giovane dentro e con disinvoltura e fierezza comunica con gli abiti il suo sé ideale, rivendicando il potere delle donne di esprimere grinta, sensualità e unicità, indipendentemente dall’età anagrafica.

In bilico tra la comunicazione dell’identità di ruolo e quella dell’identità personale ci sono Hillary Clinton, che usa tailleur pantaloni, ma con colori vivaci, e Angela Merkel che predilige giacche variopinte, ma dal modello rigido e combinate con pantaloni di taglio maschile e con scarpe solide e ben piantate in terra, Giorgia Meloni con tailleur dai colori scuri di taglio maschile e camicia portati con orecchini e scarpe con tacco, alternat poi, con tailleur colorati.

Look del potere: le ministre e i ministri dei governi italiani

Il look delle ministre e dei ministri del governo Draghi

Ministre in divisa per il governo Draghi, con tailleur pantalone neri, camicie bianche e monili discreti. Esprimono austerità, rigore, potenza, autorità, sobrietà, compostezza, e un po’ di intransigenza, attenuata dal bianco colore della conoscenza e della luce. Il loro look ricorda quello delle ministre del Governo Monti. Bianco, blu, rosso, rosa, verde sono i colori scelte da alcune ministre dei governi precedenti, che si sono sentite più libere di esprimere le loro emozioni scegliendo anche gonne, abiti e giacche morbide e più destrutturate o tailleur caratterizzati dal colore.

Completi blu navy, grigi e neri per i ministri, con camicia bianca e cravatte colorate azzurre, rosse e grigio perla. Color vinaccia alternato al bianco (in una fantasia geometrica) che esprime forza e rigore delle idee, per Mario Draghi .

Le cravatte di Draghi

Nel periodo della BCE un analista finanziario ha studiato la correlazione tra le 18 cravatte indossate in 72 discorsi e l’andamento del mercato, mentre una giornalista del Financial Times ha lanciato il gioco indovina la cravatta di Draghi ( #DraghiTieGuesses ), considerata una sorta di indicatore economico per gli addetti ai lavori.

Quando il power dressing comunica vicinanza

L’abbigliamento come strategia per comunicare vicinanza

Un aspetto interessante dei politici oggi è la loro ricerca di comunicare vicinanza agli elettori anche attraverso l’abbigliamento. Per dirla con McLuhan “il mezzo è il messaggio”.

Ecco allora comparire un abbigliamento meno formale, come le camicie scure o il golf paricollo di Berlusconi o il mitico chiodo di pelle stile Fonzie di Matteo Renzi da Maria de Fillippi, o il gesto di togliersi la giacca e la cravatta e arrotolare le maniche (lo ha fatto più volte Renzi e anche Obama). Anche Giuseppe Conte ha abbandonato l’abbigliamento formale con giacca abbottonata, camicia bianca, cravatta e pochette bianca nel taschino, e lo ha sostituito con camicie blu o bianche aperte, giacca sbottonata, magliette, o golf.

Un caso di uso dell’abbigliamento come mezzo di comunicazione è stato Matteo Salvini con le felpe “geolocalizzate” con il nome del luogo, e le magliette missiva, o le giacche della polizia o dei vigili del fuoco indossate per comunicare la vicinanza a un gruppo e la condivisione di alcuni valori (non sempre apprezzate dal gruppo in questione!). È come dire: sono come voi.. Sono state poi sostituite da giacca e cravatta. Ha indossato una maglietta della Fiom con la scritta La lotta paga sempre, anche Elly Schlein ad una manifestazione sindacale a Bologna.

Vuoi saperne di più su cosa comunica il look dei personaggi famosi?

Clicca sui nomi per leggere i post:

Scopri cosa comunicano il look di Jill Biden e Kamala Harris e i colori scelti per la cerimonia di investitura

Come si può interpretare il look di Melania Trump

Cosa comunica il look di Hillary Clinton

La comunicazione dei look di Brigitte Macron

Cosa esprime il look di Theresa May

Cosa comunica il look di Giorgia Meloni

Il look di Elly Schlein

I look delle donne di potere: Michelle Obama, Angela Merkel e Maria Elena Boschi

I look degli uomini di potere Obama, Renzi, Marchionne

Il look delle donne di potere nelle serie televisive

Ho parlato di look del potere a Rai Radio 2

Clicca QUI se vuoi sentire la mia intervista a Rai Radio 2 sul look delle donne di potere (Ovunque6, 27 luglio 2016 h.7.00) PER SENTIRE LA MIA INTERVISTA VAI AL MINUTO 00.45.15!

Share
By Paola Pizza, 10 Agosto 2016 Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

Paola Pizza

Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Toscana, dal 1992 si occupa di psicologia della moda. È autrice di diversi libri sulla psicologia della moda. È coordinatrice didattica del Master on line in Psicologia della moda e dell'immagine di ESR Italia.È stata professore a contratto di Psicologia Sociale e Teoria e tecniche del colloquio psicologico alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, e di Psicologia sociale della moda e di Psicologia dei consumi di moda al Polimoda.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

about paola
Paola Pizz

Ciao, sono Paola Pizza, psicologa della moda.
Nel lavoro ho unito due grandi passioni: la psicologia e la moda.
Iniziamo insieme un viaggio tra i significati profondi della moda.

Per conoscermi meglio clicca qui e leggi il mio profilo.